Zanzare

(Zanzara comune, giapponese, tigre)

Biologia e comportamento

Maschi e femmine si nutrono di sostanze zuccherine come nettare e succhi provenienti dalla frutta matura. Solo le femmine succhiano il sangue, alimento ricco di proteine, necessario per la maturazione delle uova.
Le uova sono deposte in gruppi di 150-300 unità in genere sulla superficie di acqua stagnante, su cui galleggiano, di preferenza ricca di sostanza organica come quella dei bacini di raccolta fognaria, vasche di depurazione, pozze, stagni, pneumatici di scarto e altri contenitori artificiali.
Le larve si cibano di sostanza organica presente nell’acqua in cui vivono, restano come “appese” a testa in giù al di sotto del pelo dell’acqua per mezzo del sifone respiratorio. Le pupe non si nutrono e anch’esse rimangono appena sotto alla superficie dell’acqua. Entrambi gli stadi sono in grado di fuggire verso il basso in caso di pericolo. Devono però tornare in superficie per respirare, azione che svolgono tramite i sifoni. Al momento della schiusa, l’adulto fuoriesce dall’acqua, entro cui rimane invece l’esuvia della pupa. Di solito gli adulti sono attivi nelle ore notturne.

Ambienti frequentati

Gli adulti frequentano ambienti urbani, suburbani, campagne, aree forestali, giardini, parchi, campeggi, ecc.

Materiali attaccati

La zanzara generalmente punge l’uomo, uccelli e altri mammiferi.

Danni

La zanzara comune punge l’uomo ma anche gli uccelli e altri mammiferi tra cui il cane. Le punture causano temporaneo prurito e dermatiti localizzate, nelle persone sensibili possono causare reazioni allergiche. La specie è vettore di alcune malattie tra cui l’encefalite giapponese, la meningite e la febbre causata da West Nile virus.